terça-feira, 26 de maio de 2009

La street art come risposta all'invasione del brand

È molto difficile difinire la Street Art: è arte, gioco, protesta politica. (...) Notto e giorno mani invisibile e veloci lasciano segni sui muri metropolitani, lavorando in fretta, scappando prima di essere scoperte. Quello che si lasciano dietro è arte, che reca in sé un messaggio. È una sorta di arte povera, ma sicuramente è anche comunicazione, linguaggio, semantica.
(...) è resistenza alla nozione che solo la pubblicità delle grande corporation ha il diritto de colonizzare lo spazio visuale condiviso.
(...) È diventata tanto aggressiva quanto la diffusione del logo nel paesaggio contemporaneo. Ed è proprio a queste invasione prepotente che l'Arte Abusiva si oppone: lancia il suo grido di libertà nel territorio urbano, sempre più invaso dalla pubblicità, controllato da telecamera e limitato sa recinzioni. Eppure la voce dell'arte riesce a vibrare fra le strade, riesce a mostrarsi e a conquistare quegli spazi che le vengono negati. deve arrivare a tutti, perché tutti hanno il diritto di viverla.

(...)

Claudia Galal, Street Art

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